Carlo D’Orta, con la sua fotografia coglie le astrazioni contenute nelle facciate di palazzi, negozi, finestrini, restituendoci la sua visione metafisico-surrealista della vita che scorre. Tendenti all’astrazione, i suoi soggetti godono di un uso del colore che conferisce all’opera fotografica una forte caratterizzazione pittorica, frutto talvolta di limitati interventi in post-produzione su luci e colori.

Il tema principale della sua ricerca è l’architettura, cui affianca anche lo studio del paesaggio, del movimento e della ritrattistica.

Le sue opere saranno in mostra negli spazi della BACCgallery in Via Panisperna dal 21 luglio al 21 settembre.

Venezia Campo Manin #1, 60 x 40 cm, 2011. Fotografia digitale, stampa UV su plexiglass con fondo in dibond.

Da qualche tempo ci si domandava cosa fare dell’implicita richiesta di una tridimensionalità fotografica: qualcuno (Antonello & Montesi) ha ideato un software per sviluppare tecniche di scatto in 3D (…), Carlo D’Orta ha invece agito sulla natura primaria della foto, creando un doppio scultoreo che scompone e ricompone la stampa.

(Gianluca Marziani, Direttore di Palazzo Collicola Arti Visive, Spoleto)