La mostra è una composizione multimediale di Poesia Visiva e Narrativa Ceramica, mediata da tre mestieri dell’arte (la ceramica, l’editoria e la videoarte) che insieme compongono l’opera “Le Voci dei pozzi”.
“Le Voci dei pozzi” è un progetto complesso durato tre anni, e nato dalla partecipazione dell’artista ad una mostra (100% Fellini, Galleria Il Vicolo, Cesena 2020) per la quale realizzò un disegno (penna a sfera su cartoncino, un metro per un metro), ispirato al film La voce della Luna di Fellini. Nel film, i due personaggi principali vivono un’avventura onirica nella Pianura Padana, finchè la voce della Luna attira un ingenuo Ivo Salvini vicino ai pozzi e gli confida sogni e segreti. Immaginando che le voci dei pozzi – intese come un dialogo interiore in cui si anima il pensiero profondo dell’uomo – avessero una forma, l’artista se le figura come delle creature sotterranee provenienti da città acquatiche, creature da poter catturare e intrappolare dentro a dei vasi (gesto che l’artista visivamente compie alla fine del video). La densità di questa immagine lo spinge a sviluppare un’intuizione narrativa dalle molte forme, per cui nasce un libro – edito dalla casa editrice Polaris -, un video di animazione, e delle piastrelle in terracotta. Queste sono una sorta di spin-off del progetto, che ora l’autore sente definitivamente compiuto.
La componente ceramica ha fatto da contenitore delle domande sulla natura delle città acquatiche immaginate in precedenza ma mai descritte. Nelle singole opere in terracotta, si incontrano le voci dei pozzi in forma di maschere, come delle creature forse angeliche in forma di drappi fluttuanti. Sullo sfondo, una quinta teatrale raduna architetture brutaliste alternate a vuoti e pieni, a volte illuminate da riflettori, più spesso immerse nella penombra. Molte delle costruzioni immaginate dall’artista prendono spunto dalle suggestioni dell’autore per le architetture dei Fori, e romane in genere, nel tentativo grafico di evocarne unicamente il fascino e la percezione.
Il racconto si può leggere in un unico senso, da sinistra a destra, e si esaurisce con l’immagine di una casa galleggiante, dalla prua rivolta verso una porta di uscita.