HOMOMACHINA
e altre esperienze sul tema. L'Arte di Simone Crespi

Una iniziativa a cura di CONTEMPORANEA Associazione Arte e Cultura e BACCgallery,
in collaborazione con ETRU – Museo Archeologico di Villa Giulia
dal 14 luglio al 4 settembre 2022
“Creare in bilico, nell’oscuro compromesso del concetto, e della forma che lo esprime, dove la potenza del significato, conscio ed inconscio, personale ed universale entra in contatto, si contamina e si esalta nella sensibilità, nell’armonia della forma compiuta. Questo incontro-scontro è sempre instabile, formula complessa che attinge al retaggio personale, alIa memoria storica, al confronto col contemporaneo ed è il grande tramite del rapporto col mondo, l’esternazione dei propri fantasmi, della poetica, del desiderio [...]”
- Simone Crespi
C’è stato un momento, tardi a suo dire, in cui Simone Crespi ha avvertito in modo ineludibile la necessità della mediazione. Lo diceva facendo riferimento alla sua vita privata, alla sua condizione di uomo tra gli uomini, perché nell’arte, invece, l’aveva praticata quasi subito, in modo spontaneo. Del resto, l’arte per sua natura è mediazione, è – usando ancora le sue parole – un massimo comune denominatore. L’arte è sempre stata capace di individuare ed esprimere le pulsioni dell’uomo, le medesime in ogni luogo e in ogni tempo. È in questo senso che emerge il senso e il valore di quella sua necessità di trovare sempre una mediazione, un punto medio (una forma, un segno, un colore, un uso) che potesse restituire quella dimensione esistenziale che lega sinteticamente l’artista all’uomo. “Così io attingo – dichiarava – dall’arte tutta, da tutte le culture, in questa potente foresta di sim- boli, di sogni che sopravvivono alle civiltà, ai singoli, concorrendo a un immenso dialogo umano, intimo e insieme universale”.Con questa consapevolezza, Crespi ha costruito il suo mondo, pieno di segni e di simboli, di figure e di immagini senza tempo. Ma se volessimo azzardare un paradosso, potremmo dire che è in tal modo che ha cavalcato il proprio tempo, la cultura del proprio tempo ...
La poetica di Simone Crespi, nata sotto la sua urgenza espressiva, si confà ad una mente che ha saputo trasmigrare contemporaneità e avanguardia di una tradizione arcaica e primitiva. Il percorso mostra si articola come uno snodo nel suo immaginario visionario e avveduto, in cui Crespi coglie nelle espressioni preistoriche e protostoriche cui si ispirano le sue opere una rappresentazione anticipatrice delle avanguardie storiche successive alle loro epoche. Attingendo all’Arte tutta, ha rappresentato il suo mondo ancestrale ricco di immagini senza tempo, dando luogo ad un’estetica citazionista, ironica e spregiudicata, del repertorio figurativo e allegorico del passato. Una parte della mostra evidenzia i due contralti semantici antichi e post-moderni, servendosi per l’uno di uno strumento espositivo - la teca - votato al repertorio archeologico, come a cristallizzare e ridondare l’appartenenza antica di talune opere scultoree, e per l’altro di fondi monocromatici dalle tonalità primarie del ciano, giallo e magenta che recuperano la tradizione pittorica moderna dell’artista. A questa, appartengono la serie di acquerelli e pitture che rievocano l’universo rupestre, al quale Crespi sottrae la connotazione d’incisione per lavorare in piano. E la profondità delle sue opere pittoriche è resa proprio dal sapiente uso dei colori, cromie cangianti che a contrasto con il nero, tipico di buona parte della sua produzione pittorica e scultorea, evocano panorami emozionali e alchemici ricchi di contrasti ...
“...a Crespi non interessa il racconto come intreccio di situazioni o psicologie dei personaggi, ma la semplicità strumentale del messaggio, la sua facile primordialità espressiva. Ed questa semplicità chiarezza del linguaggio, propria del pop, ad essere utilizzata dall’artista per trovare la forma capace di esprimere, oggi, il nostro stare nel mondo.”“Dunque raffigurazioni mitologiche di un mondo in cui l’idea del divino si associa alla realtà della vita, rappresentazioni poetiche che tramandano le antiche credenze e le loro mutazioni nel tempo. Personaggi provenienti da un’era antica classica o ellenistica, capaci di suscitare evocazioni, paure e fantasie che sono ancestrali ma anche comprensibili, elementari. Vengono dalla Grecia, dall’Egitto, dalla Libia, dalla cultura mediterranea con i temi della Dea Madre, della fecondità e con quelli della vita quotidiana e sono ripresi tutti dall’artista,con un senso di equidistanza che rivela unaconcentrazione su un fine unitario che è quellodell’immagine e del suo significato ...
Simone Crespi - Biografia
Scultore, pittore, poeta, dagli anni di studio agli innumerevoli viaggi, specie in Asia e in Paesi Mediterranei, Simone Crespi ha tradotto in immagine la cultura e la sensibilità artistica delle origini dell’Uomo e dei Popoli esprimendo la sua visione ancestrale della vita.
Nasce a Roma nel 1961. Durante gli studi classici inizia a dipingere e ad interessarsi di arte sotto la guida del Professor Enzo Rossi, già Direttore dell’Istituto d’Arte Sacra di Roma. Si iscrive quindi all’Istituto d’Arte frequentando in particolare il Corso di Serigrafia e conseguendo - nel luglio del 1981 - la maturità artistica. Contemporaneamente lavora nel laboratorio di ceramica diretto dal Professor Alvaro Ciancarmela. Si iscrive, quindi, nell’anno 1982 - 83, al Corso biennale di perfezionamento di Grès e Porcellana ad indirizzo artistico dell’Istituto d’Arte di Faenza, di cui consegue il relativo diploma nel giugno 1984. Frequenta per l’anno accademico 1984 - 85, sempre presso l’Istituto d’Arte di Faenza, il Corso di perfezionamento in Arte della Maiolica seguendo il Professor Carlo Zauli. Vince una borsa di studio del governo giapponese e svolge il proprio programma di ricerca presso l’Accademia delle Arti di Kyoto, nella sezione di Ceramica Artistica, dall’aprile 1986 al marzo 1987. Durante questo periodo espone in mostra collettiva presso il Museo Municipale d’Arte di Kyoto. Dal marzo 1987 vive e lavora a Roma dove realizza opere di scultura in ceramica, quadri ad olio ed acquerelli. Mostre e concorsi: Faenza, Gualdo Tadino, Roma, Napoli, S. Stefano di Camastra, Sessa Aurunca, Genova, Milano.
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