Dopo aver frequentato gli ambienti artistici romani come pittore si avvicina alla scultura collaborando con Giovanni Calandrini. Spinto dalla necessità di acquisire e testare nuove modalità espressive, sperimenta diversi linguaggi e tecniche artistiche come il disegno, la pittura, la grafica, la scultura in terracotta, bronzo e ceramica. La ricerca artistica di Massimo Luccioli è stata sempre caratterizzata dall’esigenza di esplorare la propria realtà interiore con un segreto senso di inquietudine ed un’acuta tensione filosofica. Un cosmo concepito nella sua totalità attraverso una somma di fatti e sensazioni che generano scansioni e cesure, ombre e luci, pause e slancio vitale. La pittura e la scultura devono costruire il proprio linguaggio autonomo e nell'elaborazione di questo linguaggio, trovare sostanza e giustificazione.